5 diversi repertori
"Dicono che c’è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare. Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare". (Ivano Fossati)
LA CANZONE D'AUTORE
Nella scelta dei brani per questo repertorio, che offre una panoramica sulla canzone d’autore storica italiana, abbiamo avuto un occhio di riguardo per quei cantautori che per primi sono riusciti a costruire un'identità della figura del cantautore capace di ritagliare un marchio di fabbrica identificativo. Se anche è vero che non esistono particolari ragioni musicali per differenziare la canzone d'autore dalla grande famiglia della "musica leggera", è altrettanto vero che con le loro canzoni autori come Tenco, Paoli, Lauzi, Endrigo, De André, Guccini, Dalla, De Gregori, Lolli, Conte sono riusciti a portare sulle parole la stessa attenzione che fino ad allora si concedeva solo alla musica.
Tuttavia la scelta dei brani da rivisitare non si è focalizzata solo sugli anni '60 e '70, ma ha fatto importanti deviazioni nel prima e nel dopo. Ecco dunque che sono entrate in repertorio canzoni nate prima che si parlasse di canzone d'autore, come "Marzo", celebre brano del repertorio napoletano con testo del poeta Salvatore Di Giacomo, o "Vecchio Frack" di Domenico Modugno, da considerare a tutti gli effetti un cantautore ante litteram.
Qualche fuga è avvenuta anche negli anni più recenti, rendendo merito al grande spessore musicale e letterario di Ivano Fossati e alla genialità di Vinicio Capossela.
Ci sono infine le eccezioni, riservate ad una rilettura molto sui generis di un brano squisitamente in vecchio stile sanremese come "Grazie dei fiori" e ad un indimenticabile successo di Bruno Martino, che ha travalicato i confini della canzone d'autore divenendo uno standard jazz eseguito in tutto il mondo, "Estate"
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